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Recensione: Shopping con Jane Austen di Laurie Viera Rigler



Prezzo: € 9,50
E-book: € 2,99
Pagine: 352
Editore: Sperling&Kupfer
Genere: Romanzo

Courtney Stone si risveglia in una stanza non sua attorniata da persone che non conosce e che vestono come in una rievocazione storica. Inizialmente è convinta di sognare, ma ben presto si accorge che, senza sapere come, è stata catapultata dalla Los Angeles del XX secolo a alla campagna inglese di inizio 800!

Il titolo del libro lo ammetto è un po' forviante, quindi se vi aspettate di ritrovarci Jane Austen o i protagonisti dei suoi romanzi sappiate che non è così: il titolo originale tradotto sarebbe "Confessione di una Jane Austen dipendente" ed è sicuramente più appropriato.
Shopping con Jane Austen racconta di come una donna del XX secolo si ritrovi improvvisamente nel corpo di una giovane di nome Jane, appartenente all'alta borghesia della campagna inglese e di come si ritroverà a dover vivere questa nuova vita pur non avendone ricordo... L'unica cosa in comune con la sua vera vita sono i romanzi di Jane Austen: Orgoglio e Pregiudizio e Ragione e Sentimento.
Sin dalla prima pagina si viene catapultati insieme alla protagonista nel 1800, l'autrice infatti non lesina le descrizioni degli ambienti e mette in risalto la mentalità dell'epoca, in cui era disdicevole che una donna passeggiasse da sola con un uomo e secondo la quale il matrimonio e il far figli era il fine ultimo per una donna...
La trama è particolare e la storia è narrata dalla protagonista in una sorta di diario dei ricordi: Courtney/Jane fa difficoltà ad accettare questa sua nuova vita ottocentesca e spesso il suo modo di fare rischia di mettere nei guai altri persone, come quando decide di incontrarsi da sola con il fratello della sua cameriera personale e non si rende conto che ciò non solo rischierebbe di metterla in cattiva luce, ma di nuocere anche alla reputazione della sua amica Mary, da cui si trova ospite. 
Non mancano intrecci amorosi a cui fanno da contorno, oltre alle chiacchiere maligne delle donne ai balli, anche fraintendimenti e gelosie. I personaggi purtroppo non vengono approfonditi molto, l'autrice infatti si sofferma spesso più sulla descrizione fisica che su quella caratteriale, anche se da ciò che viene raccontato dalla protagonista il lettore riesce comunque a farsi un'idea su ogni personaggio: molto forte è sicuramente il personaggio della madre di Jane, una donna che non pensa ad altro che ad accasare la figlia con un uomo facoltoso e che si preoccupa molto di ciò che può dire la gente, per lei inoltre è più importante mantenere le apparenze che provare a capire la figlia.... Jane poi è descritta come una donna che potrebbe agire di più, ma troppo spesso non fa nulla e quando lo fa agisce egoisticamente senza pensare alle conseguenze dei suoi gesti.
Durante la narrazione sono presenti pochi dialoghi, non mancano citazioni ai romanzi di Jane Austen e momenti di pura ilarità. Lo stile usato non è complesso e rende la lettura piacevole e veloce, nulla è mai dato per scontato e il racconto non è mai banale. Il lettore si scopre piacevolmente sorpreso pagina dopo pagina, mai annoiato e costantemente attento all'evolversi della storia.
Nell'insieme Shopping con Jane Austen risulta piacevole e adatto a chi desidera per qualche ora fuggire dalla realtà e fare un viaggio nel tempo.



valutazione 5

Commenti

  1. anch'io l'ho trovato carino e godibile, non un capolavoro ma simpatico

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