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Recensione: Tu sei il mio desiderio di Elizabeth Anthony


Prezzo: € 16,40 in offerta su Amazon a € 13,94
E-book: € 9,99
Pagine: 271
Editore: Garzanti
Genere: Romanzo

Oxfordshire, 1921. Le antiche sale della dimora di Belfield Hall sono troppo ampie e solitarie per Madeline. A diciassette anni, sola al mondo, è stata costretta a lasciare il suo paese, la Francia, per andare in Inghilterra, patria del suo tutore. In questa terra lontana la ragazza non conosce nessuno, tutto le sembra ostile. Solamente nell'immensa biblioteca riesce a ritrovare il sorriso. Lì, tra quelle pareti colme di libri che parlano di mondi da scoprire, ha trovato il suo rifugio. Eppure un giorno tutto cambia. Passeggiando per i boschi, quasi per caso, si imbatte nel guardacaccia della tenuta: Nathan Mallory. I suoi modi bruschi e arroganti non riescono a celare la bellezza dei suoi occhi. I suoi occhi scuri come il buio più profondo, che sono capaci di leggere fin negli abissi della sua anima. Madeline rimane senza fiato e cerca di resistere. Vengono da mondi diversi e cedere alla tentazione è sbagliato. È proibito. Ma anche inevitabile. Perché i loro cuori parlano la stessa lingua. Quella della passione, del desiderio, della fusione l'una nell'altro senza timori. Fino al momento in cui il giorno arriva, il fuoco della notte si spegne e i segreti che Nathan le ha nascosto vengono a galla. Segreti che parlano di Mr Maldon, duca di Belfield, l'uomo che l'ha accolta e protetta. L'uomo che ora più che mai ha bisogno di lei, per difendere la sua relazione con Sophie che ancora una volta è in pericolo. Madeline è davanti a un bivio. Credere a Nathan è difficile, anche se è impossibile dimenticare quegli attimi in cui nulla aveva più senso: solo i loro battiti all'unisono, solo i loro respiri in un unico respiro. Dopo il successo di Tu sei mia, che ha conquistato i lettori italiani che aspettavano con ansia un suo nuovo romanzo, Elizabeth Anthony torna a Belfield Hall. Ai suoi intrighi di palazzo e alle sue passioni proibite. Alle sue regole che vengono infrante in nome di un valore più alto che è quello dell'amore, quando diventa tentazione irresistibile.


In un'Inghilterra austera e snob la giovane Madeline si trova stretta tra il rigido controllo della duchessa, il gioco perverso della sfrontata Lady Beatrice e la forte attrazione per il guardiacaccia Nathan.
Madeline è giovane ed ingenua ma nasconde una forza sorprendente che l'ha fatta sopravvivere a molti brutti episodi che l'hanno segnata profondamente e che cerca di tener nascosti il più possibile.
Nathan nasconde anch'egli dei segreti e non si capisce se voglia "possedere" Madeline per ripicca o perchè tiene a lei veramente.
L'erotismo descritto è coinvolgente e riesce a non cadere nel volgare o nel morboso ma rivela la passione tra due persone adulte.
Il duca di Belfield in questo romanzo è solo una figura accennata che rincorre la sua bella Sophie tra dolori e struggimenti, tra impedimenti e intrighi da sventare. Non si preoccupa di ciò che accade a Belfield Hall e lascia la sua protetta in balia di donne dittatrici, vendicative e pronte a mille inganni pur di danneggiare la sua immagine e quella dei suoi cari.
La trama non è originale ma è ben scritta e si percepiscono le ricerche eseguite per l'ambientazione e per gli usi e costumi dell'epoca.
Forse perchè ambientato nei primi decenni del secolo scorso si fatica a capire certe titubanze di Madeline di fronte all'intrusione della duchessa o alle interferenze di Lady Beatrice, bastava una telefonata al suo tutore e probabilmente si sarebbe risparmiata non poche "rogne", ma tant'è che forse le signorine per bene si dovevano attenere a regole rigide e  definite.
Per chi ha amato il libro "Tu sei mia" non sarà deluso.


valutazione 4












Commenti

  1. Mmm non è esattamente il mio genere! >.<

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  2. Particolare, non conosco l'autrice :)

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  3. Io ho adorato sia il primo che il secondo libro anche se devo ammettere che avevo molti pregiudizi ancora prima di iniziarlo, forse perché non amo i romanzi storici, ma dopo aver letto la serie Georgiana della Day, mi sono dovuta ricredere su questo genere!

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