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Books & Babies [Recensione]: Trollhunters di Guillermo del Toro e Daniel Kraus

Jim Sturges era mio padre. Jack Sturges era mio zio. La storia che vi ho appena raccontato l'ho sentita quarantacinque anni dopo, quando avevo quindici anni. E' stato allora che ho saputo che lo zio Jack fu l'ultimo ragazzino a sparire durante l'Epidemia dei Cartoni del Latte, terminata rapidamente così come era iniziata. [...] E fu sempre a quindici anni che seppi come mio padre aveva trascorso i decenni successivi, tutta la sua giovinezza e parte dell'età adulta: recandosi di notte sotto il ponte di Holland Transit con una torcia in mano, alla ricerca di indizi su cosa fosse successo a suo fratello maggiore.


Prezzo: € 14,90
Pagine: 354
Genere: Fantasy
Editore: De Agostini
Data di pubblicazione: 27 Ottobre 2015
Età: dai 12 anni

È un sonnolento pomeriggio di fine estate a San Bernardino. Il sole è quasi tramontato, e i fratelli Sturges pedalano veloci mentre si inseguono con le loro pistole di plastica. Poi Jim, il più piccolo dei due, vede Jack entrare nell'ombra di un ponte. Non è un bello scherzo, pensa Jim mentre prova a raggiungere il fratello e si lascia inghiottire dalle tenebre. All'improvviso, però, qualcosa si muove: una creatura più nera dell'ombra si stacca dalla parete... Jim fugge, ma è solo. A partire da quel pomeriggio, di Jack non saprà più nulla. Molti anni dopo, toccherà al giovane Jim Jr., il figlio dell'unico sopravvissuto dei fratelli Sturges, il compito di trovare una risposta. Cosa è successo a zio Jack, quel pomeriggio d'estate? E, soprattutto, è vero quello che si dice in città? Che furono i troll - creature orrende e affamate di esseri umani - a rapire Jack e insieme a lui molti, moltissimi altri bambini?

Chi ha detto che i libri della Narrativa per ragazzi non possono essere letti anche da noi ragazzi cresciuti? Non è forse vero che i libri dedicati ai più giovani racchiudano in sé un significato profondo che ognuno può far suo, indipendentemente dall'età? Io sostengo fortemente questi due interrogativi e quando ci è stato presentato Trollhunters dalla De Agostini non ho potuto fare a meno di meravigliarmi e buttarmici a capofitto, pronta come non mai a vivere delle avventure fantastiche insieme al giovane protagonista, conscia che una firma come quella di Guillermo del Toro non avrebbe mai potuto deludermi.
Quando Jack e Jim "Jimbo" Sturges, i due inseparabili fratelli, montano sulle loro biciclette il mondo esterno svanisce lasciando il campo solo ai due piccoli eroi, ma quel pomeriggio di fine estate porta con sé qualcosa di diverso e altamente pericoloso: nella cittadina di San Bernardino una minaccia grava su tutte le famiglie ed in particolare dei bambini, quella è chiamata l'Epidemia dei Cartoni del Latte è ormai cominciata e di decine di bambini non si sa più nulla, piccoli che scomparendo si sono portati via anche la gioia di vivere dell'intera città. Jack non può neanche lontanamente immaginare che il prossimo sarà lui sotto gli occhi preoccupati di Jim: chi lo porterà via da suo fratello e dalla sua famiglia? In quale luogo magico e oscuro potrebbe essere finito? Quarantacinque anni dopo, nella stessa cittadina, conosciamo Jim Junior, il figlio del fratello minore di Jack, un ragazzino di quindici anni come tanti alle prese con la scuola, i bulli e i primi amori, cresciuto con tra le ansie del padre e con il fantasma dello zio scomparso. Improvvisamente il piccolo Jim comincerà ad assistere a fenomeni strani e apparizioni inquietanti che lo porteranno dritto verso la verità: chi sono in realtà gli Sturges? Qual è il loro vero destino? E lo zio Jack, che fine ha fatto veramente? Tra strane creature, amuleti molto particolari e misteri da svelare Jim percorrerà la propria strada verso la sua crescita e la sola ed unica verità.

Fu allora, durante quella che per noi era la partita più importante dell'anno scolastico, là, su quella zolla umida di rugiada, che un eroe coraggioso cadde e che una vittoria inaspettata si verificò. Fino ad oggi, i racconti di quell'evento hanno animato l'ora della buonanotte e i sogni di bambini di tutte le età - umani e non. Perciò leggete con attenzione le pagine che avete tra le mani. Andate avanti e credete ad ogni singola parola. Dopotutto, potreste voler raccontare questa storia ai vostri figli, un giorno.

Fin dal prologo la curiosità del lettore si manifesterà in tutto il suo splendore: l'unica cosa che vorrà sarà scoprire il destino del piccolo Jack ed incurante del mondo esterno metterà tutto se stesso dentro alla mirabolante storia raccontata dalle penne di Guillermo del Toro e Daniel Kraus in grado di far sognare ogni ragazzino che, nonostante abbia sconfitto la paura del mostro sotto il letto o nell'armadio, inevitabilmente vi darà una piccola sbirciatina per puro senso di tranquillità.
Il modo in cui la storia è stata costruita e sopratutto le scelte dei protagonisti, e delle loro vite, permetterà al giovane lettore di entrare subito in contatto con ogni suo singolo elemento lasciando grande spazio alla sua immaginazione, assolutamente vitale per quell'età, e di immedesimarsi nel piccolo Jim Sturges, un quindicenne come tanti alle prese con gli studi, e con l'odio per la matematica, con i bulli che non gli danno tregua, con le prime amicizie e i primi amori, forse i più importanti, che lo aiuteranno a scoprire cosa vuol dire entrare nel mondo degli adulti ed i molteplici significati che il cuore gli lancerà nel corso della vita.
Ho apprezzato molto il modo in cui i due autori hanno fatto convivere tra loro gli elementi fantastici, l'elemento misterioso, quello avventuroso e quelli umani: i primi sono rappresentati senza alcun dubbio dalle creature a tratti inquietanti dei Troll ed in particolare il lettore si ritroverà a conoscere Batter d'Occhio e AAARGH!! molto profondamente, tanto che sarà in grado di ravvisarne le caratteristiche fisiche, i pregi e i difetti senza problema, come fossero amici per la pelle da anni, e questo sicuramente grazie alle bellissime descrizioni che ne fanno i due scrittori aprendo le porte al mondo più originale che ci sia, quello dell'immaginazione; il secondo invece, come ho accennato anche prima, è presente fin dall'inizio e nonostante l'evento che lo introduce sia abbastanza oscuro non sarà mai così terrificante da incutere paura ai ragazzi perché ci sarà sempre quella svolta ironica davvero molto adatta a stemperare una situazione poco tranquilla; l'avventura, poi, è quasi il punto cardine di tutto il libro, la missione di Jim riuscirà a conquistare ogni lettore, e credetemi, ognuno di essi vorrà farne parte; infine, non poteva certo mancare la componente umana, quella carica di emozioni e sentimenti che presto tutti sperimenteranno e partendo dalla piccola guerra del protagonista con il bullo della scuola, Steve Jorgensen - Warner, combattuta con al proprio fianco l'amico di sempre, Tub, per arrivare all'affetto paterno, passando per le sensazioni nuove che i primi innamoramenti danno, quel cuore che batte all'impazzata per la fantastica Claire, i giovani lettori cominceranno a percorrere strade fino a qualche tempo prima quasi del tutto inesplorate molto delicatamente, in modo assolutamente perfetto, facendosi guidare da quegli strani amici Troll che tanto amano.
Tutti questi elementi insieme contribuiscono non solo a creare una storia che ogni ragazzino adorerà, ma anche un libro dal quale tutti, adulti compresi, avranno molto da imparare, e credo fortemente che sia questa una delle caratteristiche che mi hanno maggiormente conquistata di Trollhunters, uno scritto in grado di insegnare tanto e al contempo di dare libero sfogo a fantasie e desideri nascosti nel più profondo.
A completare questo bellissimo quadro sta poi la scorrevolezza dello stile e la sua semplicità, assolutamente adatto all'età a cui è destinata la lettura.
Guillermo del Toro e Daniel Kraus hanno saputo dare vita a qualcosa di incredibile a cui nessuno potrà sottrarsi e mi raccomando, state sempre attenti alle vostre ombre, potrebbero avere fame!

valutazione 5

Commenti

  1. Questo libro e fantastico, si può dire che un libro fantasy meraviglioso, Spero di leggerlo la copertina e l'unica che non mi piace ma sono sicuro che sara ispirata alla storia

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  2. Un bel libro, dettagli fantastici. Un romanzo vivo.

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  3. Ero un pò in dubbio su questo libro, ma sembra proprio che valga la pena leggerlo :)

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