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Recensione : Il sole tra le mani di Roberto Ritondale


Prezzo: € 10,90
Pagine: 192
Editore: Leone Editore collana Satura
Genere: Narrativa

Novembre 2004. Aldo Montesi, emigrato da Milano a Napoli, è uno strano voyeur del lutto: incapace di provare emozioni, ruba lacrime straniere nei cimiteri più singolari. La sua vita trascorre apatica fino a quando due eventi lo spingono all’azione: le minacce di un gruppo criminale e il dialogo surreale con un impiegato che vuole vendergli un loculo matrimoniale vista mare. Attraverso un viaggio catartico nel suo passato, Montesi cercherà di porre fine alle sue eclissi e di abbracciare la luce, distruggendo tutte le foto che lo riguardano, simbolo di ciò che è stato, e imparando ad aprirsi agli altri.

Il protagonista lo conosciamo mentre osserva una tomba di una persona che nemmeno conosce : si nutre del dolore altrui visto che risulta apatico e grigio.
Mette tristezza e qui fermo la lettura. L'entusiasmo è smorzato...
Ma lo ammetto ho preso una cantonata!
Riapro il libro, non resisto ad un libro non letto, ed ecco che la storia si sviluppa sotto i miei occhi.
Aldo si rivela un uomo senza spina dorsale, si fa scivolare le cose addosso, non vive ma sopravvive e lavora nell'azienda dello zio che l'ha allevato ma che da tempo non vede di persona. 
Qualcosa però lo farà uscire dal suo torpore : la paura! 
Un brutto ceffo gli riga la macchina e lo minaccia di morte se non gli rivela dove si nasconde suo zio.
In seguito a questo evento si troverà ad osservare tutta la sua vita da un punto di vista diverso accorgendosi di quante cose lui abbia trascurato e sottovalutato. 
Quanti eventi ricorda in modo distorto? 
Quante bugie gli hanno raccontato?
Quante volte ha mollato invece di combattere? 
Tornerà a caccia del passato in cerca di risposte e per cancellare le sue tracce.
Vuole eliminare ogni foto ed ogni riferimento alla sua persona, come se non fosse mai esistito. 
Ritroverà vecchie conoscenze ed amori e conoscerà persone che a modo loro lo indirizzeranno verso un futuro diverso.
L'autore ci guida nella vita normale e piatta di una persona dimostrando che nulla è come sembra. Quello che diamo per scontato per altri è importante. 
La trama si sviluppa piano piano in un crescendo di domande e curiosità. 
La storia è dolorosamente verosimile e "già sentita" ma proprio per questo reale.
Difficile leggendo questo libro non identificarsi in alcuni passaggi, quasi tutti tendiamo a soffocare sogni e desideri se non collimano con la realtà, quasi tutti dimentichiamo la passione e la tenacia della gioventù ma a ben pensarci sono ancora lì solo che non sappiamo come utilizzarle al meglio.
Lo ammetto ho preso una bella cantonata perchè il libro merita veramente di essere letto e ora lo consiglio a voi mie cari lettori. 
Una ventata di speranza in tempi precari e desolanti.





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