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Recensione: La principessa che aveva fame d'amore di Maria Chiara Gritti

TITOLO



di Maria Chiara Gritti

Prezzo: € 15,90 | Ebook: € 9,99   |
Pagine: 205 | 
Editore: Sperling & Kupfer| Data di pubblicazione:  3 Ottobre

Trama

Belle, buone, brave e obbedienti: quante donne hanno imparato fin dall'infanzia che questo è l'unico modo per essere amate? Come succede ad Arabella, la protagonista di questa favola: pur essendo capace, intraprendente e piena di talenti, è pronta a sacrificare la sua allegria, la sua curiosità e i suoi stessi bisogni per compiacere i genitori e sentirsi apprezzata. Ma c'è qualcosa che grida dentro di lei, un grumo di insoddisfazione che le lacera lo stomaco e la rende irrequieta e vorace: è la sua fame d'amore. Si convince che solo un uomo potrà placarla e va dritta nella Città degli Incontri. Ma come può una ragazza poco nutrita d'affetto riconoscere il sapore del vero amore? È sin troppo facile accontentarsi di un riempitivo qualunque. Per fortuna c'è qualcuno pronto a darle una bella svegliata e guidarla a trovare la giusta ricetta. In questa favola, la psicoterapeuta Maria Chiara Gritti affronta con ironia e delicatezza la "love addiction", quella strana cecità del cuore che porta a scambiare ogni rospo per un principe, a cui dare tutto in cambio di... niente. Troppe principesse ne soffrono, si aggrappano a rapporti squilibrati nei quali perdono autostima, fiducia e sorriso. Basta, non dobbiamo più accontentarci delle briciole, insegna la favola di Arabella: l'unico modo di nutrire il vero amore è imparare a nutrire noi stesse. E dovrà essere il principe a mostrarsi degno di noi. 
  
 


IL MIO PENSIERO SUL LIBRO

Non so identificare questo libro in un genere preciso, perché La principessa che aveva fame d'amore non è un semplice libro motivazionale, non parla semplicemente di vita di coppia, relazioni e sentimenti, è qualcosa di più, non lo si può sminuire etichettandolo con un genere e di conseguenza ho deciso di eliminare il problema e non scrivere nulla.
Maria Chiara Gritti parla alle donne, lo fa con metafore e parole semplici, come se stesse raccontando una favola, arriva dritta al cuore del lettore e gli mostra i danni che spesso fa quella incolmabile fame di affetto che ci portiamo dentro e che spesso colmiamo con il cibo sbagliato.
Con una storia dolcissima, ma anche molto triste la Gritti ci parla di Arabella, di come abbiamia buttato via se stessa per accontentare gli altri e di come alla fine abbia compreso che non ci si può accontentare delle briciole, che ognuno di noi vale e non possiamo mettere noi stessi in un angolino e accontentarci di ciò che ci viene dato giustificandoci che l'importante è che sia felice chi amiamo.
Pagina dopo pagina accompagnerete Arabella nel suo lungo e difficile viaggio alla ricerca del Pane dell'amore, la vedrete inciampare, cadere, rialzarsi, sbagliare e alla fine cedere, per poi osservarla rinascere grazie al Pane della comprensione.
Ogni donna dovrebbe leggere La principessa che aveva fame d'amore, perchè anche la donna più felice e appagata spesso sacrifica un po' di se stessa e rinuncia al suo Pane dell'amore.
Credo che questo sia il regalo perfetto da fare in questo periodo, un libro che farà riflettere chi lo riceverà e che donerà forza e speranza.







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